Puntata n. 2: Come scegliamo i docenti
Pass-Formazione è da sempre impegnata non solo nell’erogazione di corsi di formazione e aggiornamento, ma soprattutto nel perseguire, tra i suoi scopi, quello principale di diffondere una vera e propria cultura sui temi della sicurezza sul lavoro, affinché questi si traducano naturalmente in un modus operandi quotidiano di tutte le figure coinvolte.
Per fare questo non possiamo prescindere dalla ricerca di docenti formatori in grado di esprimere e comunicare ben oltre i concetti definiti da leggi e normative sul tema. Infatti la nostra scelta si dirige verso figure che siano portatrici di conoscenza e che rappresentino il fulcro di tutti i nostri corsi.
Il docente formatore viene coinvolto sin dalle fasi della progettazione e della scelta degli argomenti per quanto riguarda i corsi altamente specializzati per l’aggiornamento di RSPP e ASPP o per i contenuti dei singoli moduli di aggiornamento; il suo ruolo non diventa meno cruciale nei corsi base o nell’addestramento.
Le competenze del formatore devono essere sia teoriche che pratiche: prediligiamo formatori che svolgano anche attività diretta sul campo, come RSPP, ad esempio, che conoscano quindi le dinamiche e situazioni concrete, perché semplicemente le hanno vissute direttamente in azienda. Preferiamo formatori che abbiano maturato esperienza e acquisito abbastanza conoscenze da essere in grado di spiegare il COME svolgere in sicurezza il lavoro di chi sta apprendendo, che talvolta implica per sua natura l’affrontare rischi importanti.
Evitiamo di coinvolgere i formatori che si limitano a riportare l’elenco di cosa non deve essere fatto e cosa fare, e lo stesso vale per quei formatori che “vanno a regolamento”, leggono una serie di norme, divieti e slide, tutte d’un fiato, senza lasciare il tempo di porre domande.
Sembra ovvio, ma non è del tutto così. Laddove la materia è più ostica, occorre tenere in considerazione ancora di più le attitudini del docente alla gestione dell’aula, anche virtuale.
I nostri docenti sono prima di tutto grandi professionisti, che vivono le realtà delle aziende nel loro quotidiano, conoscono da vicino i rischi di cui parlano, e hanno molti esempi per chiarire e rispondere alle domande dei corsisti. Uniscono a questo l’attitudine a gestire l’aula, le capacità comunicative.
La necessita’ di attivare i corsi on line ha comportato che anche il docente più “bravo”, che lavora insieme ai discenti per portare sapere, saper fare e saper essere nella propria materia di competenza, ha dovuto imparare a gestire nuovi strumenti, e come lui anche i discenti stessi. Lo dichiariamo con forza: niente potrà mai eguagliare l’efficacia della formazione in presenza, in particolare per alcune materie, perché essere in aula permette lo scambio diretto tra discenti, la possibilità di relazionarsi e di condividere, anche banalmente la pausa caffè, con persone in carne ed ossa.
Tuttavia l’esperienza che abbiamo maturato nella videoconferenza sincrona ci dice che anche questa formazione può portare valore, se gestita correttamente fin dalle fasi della progettazione e dell’erogazione. In questo caso e’ una figura chiave quella del tutor d’aula, ora più che mai. È questa la persona che si fa carico della gestione dell’aula virtuale, dall’apertura della videoconferenza, fino al caricamento del materiale didattico, pronta a intervenire in caso di problemi tecnici, di dubbi o richieste dei discenti, di cadute della connessione o di cadute dell’attenzione, per questo riteniamo sia una figura di grande rilevanza sia per i docenti che per i discenti.
La formazione per la sicurezza è una cosa seria, che va trasmessa possibilmente con leggerezza, suscitando emozione e coinvolgimento.
La sicurezza è un settore importante e delicato, che ha visto negli ultimi anni la comparsa di molti attori alla ricerca di business facile e la nascita di “attestatifici e corsifici” ai limiti della legalità, a fianco di centri di formazione seri e responsabili.
Ci auguriamo che la condivisione della nostra esperienza possa fornire uno strumento in più per valutare l’offerta formativa: qualità degli argomenti, professionalità dei docenti e struttura organizzativa e di gestione sono i tre elementi chiave.