Il RENTRI è lo strumento con cui il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (MASE) ha previsto il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti e prevede la digitalizzazione dei documenti relativi alla movimentazione e al trasporto dei rifiuti.
L’art.188-bis del D.Lgs. 152/2006 ha previsto infatti un nuovo sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti che prende il nome di RENTRI (Registro Elettronico Nazionale Tracciabilità Rifiuti); esso stabilisce infatti che ” il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti si compone delle procedure e degli strumenti che devono essere integrati nel nuovo sistema informativo RENTRI, gestito presso la competente struttura organizzativa dal Ministero della Transizione Ecologica e che tale struttura verrà supportata tecnicamente dall’Albo Nazionale Gestori Ambientali, sulla base di modalità operative stabilite da una regolamentazione ministeriale”.
Il RENTRI risulta suddiviso in due sezioni:
• La Sezione dell’Anagrafica degli iscritti;
• La Sezione della Tracciabilità, che raccoglie i dati annotati nei registri e nei formulari.
Il 31/05/2023 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il Decreto Ministeriale n. 59 del 04/04/2023 che disciplina il sistema di tracciabilità dei rifiuti e il Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI) ai sensi dell’articolo 188-bis del D.Lgs. 152/2006. Esso è entrato in vigore il 15/06/2023 e risulta attivo il portale del Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti – RENTRI (www.rentri.gov.it)
I soggetti obbligati all’utilizzo del RENTRI, in base al DM 59/2023, sono:
• gli enti e le imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti;
• i produttori di rifiuti pericolosi;
• gli enti e le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale o che operano in qualità di commercianti ed intermediari di rifiuti pericolosi;
• i Consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti;
• i comuni o loro consorzi e le comunità montane, con riferimento ai rifiuti non pericolosi.
Le imprese e gli enti tenuti ad iscriversi e a impiegare il RENTRI devono necessariamente comprendere come agire per ridurre al minimo gli impatti organizzativi derivanti dai nuovi obblighi.