Il problema della formazione dei Preposti è sempre attuale ed anche noi dello staff Pass S.r.l. abbiamo spesso gestito situazioni in questo ambito. Accade infatti che lavoratori inquadrabili di fatto come preposti, rifiutino di partecipare alla formazione specifica ritenendo di “non essere preposti”.
Le situazioni più critiche, nella nostra esperienza, hanno spesso riguardato personale della pubblica amministrazione, e anche recentemente abbiamo dovuto gestire una situazione in questo ambito.
L’episodio in questione riguarda infatti l’assenza permanente di un corsista di un Ente della pubblica amministrazione al corso formazione aggiuntivo per i Preposti. A motivo di tale assenza, il lavoratore si appellava a:
– Mancanza di un’indennità corrisposta per essere individuati come Preposti
– Rifiuto per le responsabilità che comporta l’essere individuati come Preposti
L’intenzione dell’articolo è di chiarire quella che è la figura del preposto ed i suoi doveri all’interno dell’organizzazione aziendale ai sensi delle nuove misure introdotte dalla Legge n. 215 del 2017.
La Legge n. 215 del 17 dicembre 2021, pubblicata nella G.U. del 20 dicembre 2021 n. 301, ha convertito in legge, con modificazioni, il D.L. n.146/2021, recante misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili. Tale decreto contiene anche modifiche rilevanti al Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, il D. Lgs. 81/2008.
Vediamo quelle pertinenti al caso di cui si scrive.
Innanzitutto, è bene sottolineare che l’individuazione formale del Preposto è obbligatoria all’interno dell’organizzazione aziendale (modifiche introdotte all’Art. 18) e che le integrazioni agli articoli sopra citati portano ad un inasprimento delle sanzioni previste per il Datore di Lavoro.
I doveri del Preposto rimangono sostanzialmente quelli che sono stati definiti in precedenza dal D. Lgs. 81/08, con un rinforzo degli obblighi degli stessi ai fini della prevenzione. I soggetti che rivestono tale ruolo sono, infatti, obbligati ad intervenire qualora si verificassero situazioni e/o comportamenti non conformi allo svolgimento dell’attività lavorativa in sicurezza.
In caso di mancata attuazione delle disposizioni impartite o di persistenza della inosservanza, hanno inoltre l’obbligo di interrompere l’attività del lavoratore e di informare i superiori diretti; e, se necessario, interrompere temporaneamente l’attività.
È bene, a questo punto, fare riferimento all’art.299 del D. Lgs. 81/08, il quale esprime il “Principio di Effettività”, ovvero, quel principio secondo il quale l’esercizio di fatto di poteri direttivi implichi le medesime responsabilità sia per chi li esercita senza formale incarico che per chi è formalmente investito di tale carica. L’obbligo di individuare i preposti in capo al datore di lavoro non fa venire meno la figura del preposto di fatto, basata appunto su tale fattispecie
In conclusione, essere individuati come Preposti e partecipare al corso conferisce un’adeguata informazione e formazione in termini di sicurezza sul luogo di lavoro, a completamento di una carica che viene già rivestita di fatto a cui nessun preposto dovrebbe esimersi dall’essere presente.
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