“Sorveglianza sanitaria eccezionale”, così è stata citata dall’INAIL nel comunicare, tramite il proprio sito, la fornitura del servizio di visita medica per i lavoratori potenzialmente “fragili” alle aziende che non hanno nominato il medico competente (in quanto non obbligatorio in relazione ai rischi in esse presenti, per tutto il periodo di emergenza COVID-19 che come è noto si sta protraendo nel tempo).
Questa novità conferma, al contrario, l’obbligo per le aziende che hanno nominato il medico competente (MC) di sottoporre a visita medica specifica, prima del ritorno al lavoro, i propri lavoratori potenzialmente soggetti a fragilità.
Questa valutazione, a cura del MC a cui è opportuno che l’azienda solleciti tale adempimento, viene effettuata “in ragione dell’età del lavoratore, della condizione da immunodepressione e/o di una pregressa infezione da Covid-19 ovvero in relazione ad altre patologie che determinano particolari situazioni di fragilità”. Tali visite vengono classificate dall’INAIL nell’ambito di una sorveglianza sanitaria eccezionale dei lavoratori che deve essere obbligatoriamente garantita dalle aziende nell’attuale periodo di emergenza.
Il proposito è quello che venga ottenuto nelle aziende “l’esito della visita medica per sorveglianza sanitaria eccezionale”, in cui verrà “espresso un parere conclusivo riferito esclusivamente alla possibilità per il lavoratore di riprendere l’attività lavorativa in presenza nonché alle eventuali misure preventive aggiuntive o alle modalità organizzative atte a garantire il contenimento del contagio”.
Il servizio per le aziende prive di MC è disponibile tramite un medico della sede territoriale INAIL più vicina e l’importo previsto è di 50,85 € in linea con i prezzi di mercato dei MC.
Fonte: INAIL Foto di bongkarn thanyakij da Pexels